L’alto tasso di mortalità in Italia. Morti con, e non da, Covid-19? Un’ipotesi non peregrina.


Forse incominciamo a capire la gravità! Ma accanto all'aspetto epidemiologico e ora pandemico, verrebbe da chiedersi il perché del così elevato tasso di mortalità in Italia.

Vittorio Sgarbi continua a ripeterci che il virus di per sé non è mortale. Per questo ora gli piovono addosso insulti sui vari social. Io proverei ad azzardare l’ipotesi che tra le concause dei decessi, oltre alle complicazioni di patologie pregresse negli organismi anziani, e non solo, aggravate dall'aggressività del Coronavirus, ci sia quella della non resistenza dell'organismo umano a seguito di pregressi abusi di antibiotici (che spesso si fa per ignoranza), a cui si aggiunge la maggiore resistenza agli antibiotici sviluppata dai batteri stessi.

Questa ipotesi, non peregrina, porta a ricercare negli stessi ambienti ospedalieri la causa del contagio – batteriologico, non virale! - che ammorberebbe l'organismo umano, già viralmente affetto, generando quelle cause di mortalità elevata altrimenti inspiegabile. Morti con Coronavirus e non da Coronavirus!

Un articolo che riporto in calce deporrebbe per la fondatezza di tale ipotesi.

Forse l'organismo umano non si è affatto immunizzato per le precedenti normali influenze, ma viceversa indebolito, avendo sviluppato condizioni di precarietà organica da cui il rischio di essere sopraffatti non solo dal virus Covid-19, ma anche da complicanze infettive generate in quegli stessi ambienti ospedalieri che riteniamo asettici, che invece risultano affollati da quei superbatteri resistenti e generati da errate abitudini farmacologiche e alimentari, tra le quali il fumo, dei pazienti ricoverati.

Milano, 13. 3.2020                                                           Avv. Giovanni Bonomo









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