Adriano Madaro: l’eccessivo clamore dei media copre la verità sul Coronavirus.
Gira sul Web, ripreso anche da varie testate
online, questo intervento del noto sinologo trevigiano di fama mondiale Adriano
Màdaro. Di lui in Rete ho trovato una sterminata biografia,
titoli di libri pubblicati da editrici accreditate, incarichi a livelli
istituzionali italiani e internazionali. Attualmente sto cercando di
mettermi in contatto con lui. Di una cosa intanto sono certo: siamo attualmente assuefatti all'autorità degli Stati e dei loro apparati militari e spionistici, che non osiamo nemmeno pensare in modo diverso da ciò che ci obbligano a credere con le informazioni "ufficiali" a loro uso e consumo.
Lo ho dovuto constatare di persona quando ho segnalato su
Facebook il video ben documentato dello scrittore Roberto Quaglia dal titolo “Sbalorditive
coincidenze”: i commenti ingiuriosi e gli addebiti di complottismo ricevuti
fanno parte di un meccanismo mentale che lo stesso autore spiega a un certo
punto del video (minuti 7:30 - 9:15). Mi
preme ora sottolineare che, tranne poche voci isolate, il mainstream
occidentale si rifiuta di prendere anche solo in considerazione tale ipotesi per
quanto perfettamente plausibile, e che nessun media ufficiale, nessuna figura
istituzionale, nessuno del mondo che conta osa parlarne. E’ invece doveroso, per
qualsiasi cittadino e non solo per chi fa giornalismo, quando è in gioco la vita di molti, informare e diffondere
un’ipotesi alquanto verosimile anche se dovesse rivelare una notizia
assolutamente scomoda per chi gestisce il potere. Invito tutti anche a leggere e diffondere l’intervento
di 6 anni fa di Bill Gates dal titolo “The next outbreak? We’re not ready”
di cui riporto le
seguenti parole: “Oggi il più grande
rischio di catastrofe globale non è più un’esplosione atomica (immagine,
n.d.r.), ma sarà qualcosa di più simile a
questo (immagine di coronavirus, n.d.r.). Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nei prossimi decenni, è più
provabile che sia un virus altamente contagioso piuttosto che un conflitto atomico. Non si tratterà più di missili ma di microbi. E finora abbiamo investito pochissimo in un
sistema che possa fermare una pandemia. Non siamo pronti per la prossima
epidemia.”
Di seguito le parole di Adriano Madaro.
“Dopo
il mio ritorno dalla Cina giusto un mese fa, ho sostenuto nei miei post che
l’eccessivo clamore dei media copre la verità sul coronavirus. Per me che sono
un giornalista è inammissibile che giornali, telegiornali e programmi di
approfondimento non abbiano indagato su alcuni dati oggettivi che se non
svelano tutto ciò che vi è sotto questa storia, quantomeno ne autorizzano i
dubbi. Il coronavirus incubato ed esploso a Wuhan ha una sua storia precisa e
impressionante, ma non divulgata. Non voglio fare commenti, ma soltanto esporre
alcuni fatti documentati e documentabili, per i quali però è necessario avere
la mente libera da condizionamenti ideologici o da partigianerie politiche. La
Cina è sotto attacco, forse l’obiettivo finale potrebbe essere una guerra,
guerra vera, con le armi. Vediamo perché. Il problema non è solo sanitario né
solo cinese. Le implicazioni geopolitiche sono molto chiare per chi le vuol
capire. Il quadro che ne esce è molto diverso da quello rappresentato in coro
dai media nazionali e internazionali. La sequenza di fatti che sto per elencare
è a dir poco shoccante, e questo è il mio unico giudizio.
2014. La
prestigiosa rivista scientifica inglese “Nature” annuncia la costruzione
eccezionale a Wuhan di un bio-laboratorio comune sino-francese per lo studio
dei virus infettivi letali sull’uomo. Al suo interno viene creato un
laboratorio di “livello 4” nel quale opera attivamente l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, istituzione strettamente collegata con il mondo esterno,
il che significa che il controllo non è tutto cinese, e il sito diventa di
forte interesse per i servizi segreti.
2015. Negli
Stati Uniti viene registrato un brevetto per una specie di “coronavirus
attenuato”, cioè a bassa percentuale di mortalità rispetto al numero di
infettati, sull’ordine del 2-3 per cento, proprio come il virus di Wuhan.
Questo brevetto sarebbe stato disponibile a partire dal 2018. A registrarlo è
una “Agenzia” inglese, “The Pirbright Institute” di Londra, con capitale
maggioritario del Governo britannico, tra i maggiori sponsor l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, la Commissione Europea, e l’americana Bill & Melinda
Gates Foundation.
2019. A
marzo, da un Laboratorio di Microbiologia canadese pare “esca”, in circostanze
abbastanza misteriose, un pacchetto di virus letali con destinazione, per
quanto fu sospettato, il laboratorio di Wuhan. Si tratterebbe di
un’operazione che fu coperta dal massimo segreto, effettuata da una virologa di
origini cinesi che da molti anni vive e lavora in Canada. Episodio questo assai
misterioso e sul quale sono in corso indagini sia da parte delle autorità
accademiche e giudiziarie canadesi che cinesi. Alle proteste per aver
tenuto la notizia segreta venne risposto che l’operazione faceva parte di uno
speciale progetto di ricerca nell’ambito della salute pubblica mondiale.
18 ottobre 2019. Come ho già pubblicato qualche settimana fa il Johns
Hopkins Center for Health Security, in collaborazione con il World Economic
Forum e con la Bill & Melinda Gates Foundation, organizza a New York un
incontro durato una intera mattinata con 15 leaders di “affari di governo e
sanità pubblica” per simulare uno scenario di pandemia da coronavirus
planetario (denominato “Event 201”) con 60 milioni di morti. La fiction
ipotizzava l’esplosione del virus in Brasile. Da sottolineare che la Fondazione
Bill & Melinda Gates da tempo finanzia generosamente la ricerca sui vaccini
pandemici.
19 ottobre 2019 (14 giorni prima che si manifesti il primo caso di
coronavirus a Wuhan il 2 novembre, giusto il periodo di incubazione) iniziano
proprio a Wuhan i “Military World Games Wuhan-19”, i Giochi sportivi militari
ai quali partecipano oltre diecimila atleti selezionati negli eserciti del
mondo intero. La folta squadra americana, arrivata il 15 ottobre, consta di 182
elementi e si classificherà al 35° posto, con solo otto medaglie, 3 d’argento e
5 di bronzo. Davvero tutti atleti quei militari a stelle e strisce dal
risultato sportivo così umiliante, che vede in testa Cina, Russia, Brasile e
perfino l’Italia venticinquesima? Questa serie di eventi sorprende soprattutto
per la straordinaria coincidenza con l’esplosione del “coronavirus” a Wuhan, in
un periodo di gravi tensioni tra la Cina e gli Stati Uniti.
Wuhan è al centro della Cina,
nodo ferroviario strategico per tutte le direzioni, porto fluviale per navi
passeggeri dirette a Chongqing e Shanghai con scalo a Nanchino, aeroporto
internazionale tra i più frequentati. E poi il periodo, così a ridosso del
Capodanno lunare, la grande festa che muove centinaia e centinaia di milioni di
Cinesi per un totale di oltre tre miliardi di biglietti ferroviari. Wuhan e il
Capodanno, proprio il luogo giusto e il momento giusto per un virus
“intelligente” che avesse progettato di assestare un duro colpo alla Cina,
seminando il terrorismo batteriologico e attentando in maniera criminale
all’avanzata economica di un Paese che ha appena portato fuori dalla povertà
700 milioni di persone, con dieci anni di anticipo sull’Agenda delle Nazioni
Unite”. [Adriano Màdaro]
Va da sé che, dopo aver letto questo, è doveroso da parte mia e da
parte di tutti i liberi cittadini indagare e ricercare la verità oltre le
informazioni dei chiassosi media ufficiali.
Milano, 15. 3.2020
Giovanni Bonomo – Candide C.C.
Giovanni Bonomo – Candide C.C.
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