Green Pass? Ora diciamo come stanno le cose.
Ciò che è più terrificante di questo condizionamento mediatico per la “vaccinazione” di persone sane che possono reagire a un virus che nel 95% dei positivi è asintomatico e con un tasso di letalità tra lo 0.25 e 0.50%, è l’accondiscendenza della popolazione, di ogni fascia di età di ceto sociale. Perfino amici e conoscenti che ritenevo intelligenti e sufficientemente istruiti, colleghi avvocati e pure noti professionisti, accettano di assumere, per non rovinarsi una vacanza e poter viaggiare, un farmaco preventivo e sperimentale. Dilaga il fanatismo vaccinale, la mania dei vaccini senza alcuna base scientifica.
Oltre
alle evidenze fattuali dei morti da vaccino, sono molti i ricercatori seri d’oltreoceano
ed europei che dicono NO a questa vaccinazione di massa, ma in Italia oltre a
portare la mascherina all’aperto, in macchina da soli, in bicicletta, in
montagna, probabilmente anche a letto e in definitiva sul cervello, mi si
perdoni l’iperbole, non si vuole guardare oltre il dito che indica il pericolo
grave di perdita dei nostri diritti civili e costituzionalmente protetti. Se
mai dovesse passare un’aberrazione come il lasciapassare vaccinale, il Green Pass - che
escluderebbe i non inoculati dai sieri genici a esercizi e mezzi pubblici,
cinema, teatri e quant’altro - ci sarà una
profonda e grave crisi sociale oltre che economica.
Nel
clima terroristico costruito sulla falsa notizia, a reti unificate, dell’“aumento
dei contagi”, voci da Palazzo Chigi dicono che il provvedimento
verrà emanato giovedì prossimo. Chi conosce il diritto e la gerarchia delle
fonti, nazionali e comunitarie, può stare tranquillo: non si può certamente
eludere il Regolamento UE n. 953 del 14 giugno 2021, il cui 36° “considerando” dice
chiaramente che, oltre che per motivi di incompatibilità medica, coloro che
“hanno scelto di non essere vaccinati” non possono essere “discriminati” in
alcun modo.
Si tratta dell’ultima
parte di tale disposizione europea che nella iniziale traduzione italiana del
testo era “saltata” naturalmente per una incolpevole svista e non certo per
intenzionalità falsificatorie del nostro esimio governo….
Ora stiamo tutti
tranquilli perché lo Stato non può porre in essere provvedimenti amministrativi
o legislativi in violazione di norme regolamentari europee. Si veda anche l’art.
117 della nostra Costituzione. L’eventuale “green pass” verrebbe annullato dai
giudici amministrativi e, se introdotto con provvedimento legislativo, verrebbe
dichiarato incostituzionale dalla nostra Corte costituzionale. Chi ancora è inquieto si metta tranquillo. Chi
la pensa diversamente si metta il cuore in pace.
Milano, 19. 7.2021
Avv. Giovanni Bonomo – M3V
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