L' oro e i metalli preziosi. L'importanza di essere bene informati quando si tratta dei nostri risparmi.
Solo l'ORO ci consente di tenere il nostro denaro al riparo dalla svalutazione. Unire ricerca e responsabilità sociale dell'impresa in progetti di avanguardia consente, nell'attuale contesto di crisi generale, di esplorare idee e trovare soluzioni per il benessere finanziario di tutti.
"Il deficit di spesa è semplicemente un sistema per la confisca nascosta delle ricchezze. L'oro ostacola questo insidioso processo. Si pone a protezione dei diritti di proprietà." Alan Greenspan
Soll ich jetzt Gold
kaufen? GOLD und sonst nichts! (Focus Money 2/2016).
Sì, ha
proprio ragione Greenspan, il vero bene rifugio, ora più di prima, che può
diventare anche investimento a medio/lungo termine, è l'ORO. Non c'è niente,
oltre l'oro, che dia una totale sicurezza, per ripetere la frase riportata in
tedesco. Solo l'oro è denaro, tutto il resto è credito. E non c'è altra crisi come l'attuale
che non sia anche la miglior opportunità per acquistarlo, mettendoci al
riparo dagli istituti di credito, che tra poco si nutriranno anche dei nostri
risparmi. E' ormai notizia ricorrente che la BCE, con il progredire
dell'attuale crisi, metterà le mani sui nostri depositi per salvare le banche!
La
miglior opportunità, dicevo, e attualmente la migliore soluzione, perché fallimenti di governo e incertezza
dei mercati fanno dell'oro il bene rifugio per eccellenza, il cui valore
continua a crescere, trattandosi del più noto e antico metallo prezioso in
esaurimento (le miniere non hanno risorse limitate e i costi di estrazione sono
altissimi). Questo revival dell'oro è stato ben compreso dalle banche
asiatiche e soprattutto cinesi, che stanno facendo adesso incetta di tale
nobile metallo aumentandone lo stoccaggio, perché non credono più nel dollaro.
L'oro
puro, insomma, quello vero, fisico, non quello di carta che danno le banche
(tenendosi quello vero, quando ce l'hanno), è il più noto metallo prezioso, di
millenaria e antica memoria, che resta l'unica vera moneta universale a prova di crisi,
che ha sempre retto le economie e i commerci mondiali.
Pensiamo ora al network marketing. Non c'è
persona che non abbia sentito tale espressione o che la citi a caso senza
sapere che cosa sia, perché se chiediamo di spiegarci il significato scopriamo
che molti ignorano di che si tratti. E così anche con riguardo al Multi
Level Marketing.
In
Italia ci sono ancora pregiudizi sul MLM che derivano dalla disinformazione
oppure dalla confusione con episodi di uso spregiudicato di network marketing assurti agli “onori” della cronaca
giudiziaria. Non a caso è intervenuto il legislatore con la legge n.173
dell’agosto 2005, il cui art. 5 (“Divieto delle forme di vendita
piramidali e di giochi o catene”) pone precisi limiti e requisiti, in modo
che si possa sempre distinguere tra MLM, lecito, e le c.d. vendite piramidali
(illecite). Se l’obiettivo di chi entra in un MLM è di farne partecipi altre
persone e guadagnare solo su questo, allora si tratta del meccanismo piramidale
illegale e vietato. Se invece l’incentivo di chi entra è di promuovere la
vendita di un servizio o di un prodotto esistente e valido, direttamente o
attraverso altri componenti della struttura, allora si tratta di MLM lecito.
Nei Multi
Level Marketing i costi di entrata nella
struttura ineriscono a un prodotto o servizio reale e sono coerenti, bassi o
finanche nulli, perché si cerca di costruire una rete di vendita duratura: chi
lavora nel marketing
multilivello cerca di
costruirsi una solida
posizione sul mercato basata su prodotti reali e di qualità. Volendosi
mantenere un rapporto duraturo, a lungo termine, con la struttura, vengono
forniti agli incaricati servizi sempre inerenti al prodotto e all’attività di
MLM.
Al marketing multilivello di applicano poi tutte le norme poste
a tutela del consumatore, già confluiti in gran parte nel Codice del Consumo
(D. Lgs. 6 settembre 2005 n. 206), ad iniziare dalle norme poste a difesa
del consumatore per quanto riguarda i contratti negoziati fuori dai locali
commerciali (art. 44 e s.) e l'esercizio del diritto di recesso (art. 64 e
s.).
Torniamo adesso al noto
metallo e bene rifugio per eccellenza, l'ORO.
Potete
immaginare quale capacità e potenza rivoluzionaria sul mercato finanziario può
avere, in questo momento, un'impresa che rendesse tale metallo prezioso, da
sempre appannaggio dei ricchi, fisicamente disponibile a tutti?
Ebbene,
tale impresa esiste e ha ideato un sistema di partnership a provvigione
che offre a tutti - non solo ai disoccupati o a chi trova insoddisfacente
il proprio lavoro, o anche a chi volesse farsi un reddito aggiunto a quello
professionale - la possibilità di guadagnare e capitalizzare
i propri risparmi!
Chi
scrive, essendo consulente e recensore indipendente di sistemi di network
marketing innovativi, è entusiasta di tale azienda, da poco operativa
anche in Italia. Del resto come si fa a non vedere, nel servizio che offre, per
gli aspetti di socialità e praticità che vengono valorizzati in un connubio
fisico, l'oro, e digitale, Internet, il futuro già in essere
della social economy?
Al di
là dei premi che ha finora ricevuto come impresa, io la premerei anche per il
sociale, cioè per il servizio altamente etico ed esemplare per altre
imprese che vogliano porsi al servizio del cittadino. Si tratta di un'azienda
che condivide con noi i profitti, incentivandoci con provvigioni sempre in
crescita perché sono parte di quei profitti, e questo per dare il giusto
valore alle nostre scelte e alle nostre azioni di liberi cittadini finalmente
informati e consapevoli.
avv. Giovanni Bonomo - Candìde C.C.
avv. Giovanni Bonomo - Candìde C.C.
Candìde (http://www.candide.it/italia-merita-di-piu)
continua la sua missione liberale contro la povertà dell'ignoranza, contro
l'esclusione dei più dai circuiti informativi, culturali e ri-creativi. Centro
(e non circolo) Culturale Candìde perché qui la persona, con il proprio bisogno
di crescita interiore, i suoi problemi relazionali, la sua curiosità
intellettiva, la sua capacità creativa, è al CENTRO. Per una reale condivisione
del sapere.
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