L'amore per il sapere e l'impegno di Candìde
Cari amici, mi rendo sempre più conto che tra il credere e il pensare c’è di mezzo il… mare! Anzi l’oceano, l’universo, una distanza infinita insomma. Il dialogo che talvolta capita di avere con qualche credente inizia sempre con momenti di comicità per poi trascendere in battibecchi che offendono la ragione e il buon senso. Ma si sa che con i credenti (e non dico “religiosi”, perché vorrei recuperare il termine autentico e buono della religiosità, che sottende un impegno intellettuale e di ricerca che pochissimi hanno nel nostro Paese) ogni serio rapporto dialogico è impossibile: è un muro contro muro. O si pensa o si crede, come già ben disse Schopenhauer. Ma il Papa, non quello attuale, una volta disse, per falsare le carte: “ il credere non si oppone al pensare, al nostro impegno intellettuale, ma anzi lo esige, lo presuppone, lo fa natura… ”. Tale frase è un classico di quella dialettica dell’assurdo che impregna tutte le religioni, d...